Un presidio di memoria e creatività, nato non lontano da dove, nel luglio 1969, Ottavio e Rosita Missoni trasferirono la sede produttiva del brand, a Sumirago, trasformando quel paesaggio naturale in parte integrante dell’identità Missoni.
È qui che ha preso forma un progetto di conservazione e visione, uno spazio che non custodisce solo capi, ma idee, percorsi, relazioni. Un archivio vivo, che racconta una storia fatta di intrecci, colori e cultura, e che oggi si apre al mondo per essere letto, studiato e reinterpretato.
Cos’è un archivio di moda?
Tra memoria e futuro del design
Un archivio di moda non è solo un deposito di abiti del passato, è un luogo fisico e concettuale dove si raccolgono i segni tangibili dell’identità di un marchio: capi e accessori delle collezioni, disegni e stampe legati ai processi di ideazione e sviluppo, bozzetti e studi di carattere storico, tessuti e cartelle colori, arazzi e opere artistiche, materiali redazionali, look-book, cataloghi, e foto e video relativi alle sfilate.
Tutto ciò che costituisce l’universo visivo e narrativo del brand viene conservato, studiato, reso disponibile. L’archivio, infatti, è essenziale non solo per preservare la memoria, ma anche per alimentare la ricerca creativa, rinforzare il senso di identità, favorire pratiche di sostenibilità attraverso il riuso culturale delle idee.
Nel caso di Missoni, l’archivio è anche un atlante visivo delle trasformazioni della moda italiana, un corpus che dialoga con il design, l’arte, l’artigianato e la storia sociale del Paese.
La storia di Archivio Missoni:
radici familiari e visione internazionale
Inizia il percorso di trasformazione di Archivio Missoni, grazie al Progetto Europeana, con una ristrutturazione sia fisica che gestionale. In questi anni vengono definiti gli obiettivi strategici, progettato il modello operativo e implementato il sistema informativo per una catalogazione strutturata del patrimonio.
Il sistema informativo viene potenziato e si avvia una ristrutturazione dei flussi logistici interni. Si perfezionano gli strumenti digitali e viene messo a punto un modello operativo a supporto della gestione quotidiana, consolidando l’efficienza archivistica.
L’Archivio amplia la propria struttura digitale, lancia il sito istituzionale archiviomissoni.org e integra la propria presenza sui social media. Si attivano nuovi strumenti per supportare la ricerca e sviluppo, mentre viene avviata una gestione separata dei magazzini fisici e digitali.
Si sviluppano sistemi per la gestione avanzata dei contenuti digitali, con particolare attenzione all’accessibilità per utenti non vedenti e alle funzioni di ricerca redazionale. Viene definito un modello operativo per l’archiviazione dei tessuti, potenziata la gestione video e inserito materiale storico redazionale.
Negli ultimi anni, l’Archivio Missoni ha proseguito il proprio percorso di innovazione, investendo in strumenti tecnologici avanzati e progettando nuove modalità di fruizione del patrimonio archivistico, in chiave sempre più immersiva e partecipativa.
Innovazione digitale: dal virtual tour all’AI
come Missoni ridefinisce l’esperienza d’archivio
Negli ultimi anni Archivio Missoni ha accelerato con decisione sulla strada dell’innovazione digitale, trasformando il modo in cui il suo patrimonio viene conservato, studiato e condiviso.
Il primo passo è stato l’introduzione dei virtual tour: sofisticati sistemi di scansione che mappano ogni ambiente, area espositiva e allestimento, “congelandoli” in modelli navigabili che restano consultabili anche dopo la chiusura delle mostre.

La digitalizzazione dei tessuti è il secondo tassello: grazie a impianti di automazione shooting, ogni campione viene fotografato e filmato in alta definizione, generando dossier visivi che preservano texture, trame e cromie senza stressare gli originali.
Su questa base si innesta la catalogazione automatica con intelligenza artificiale. Una piattaforma AI, addestrata sul dizionario iconografico Missoni, assegna tag condivisi e classifica in autonomia l’intero database: un progresso che rende l’archivio più efficiente e potenzia la ricerca & sviluppo di nuovi prodotti.
Per i capi finiti, la animazione a 360° di abiti e accessori riduce la necessità di manipolare i pezzi fisici e permette a studiosi o partner remoti di esaminarli interattivamente. Da qui nasce anche il concetto di virtual try-on: un camerino digitale in cui i visitatori possono “indossare” una selezione di modelli.
Queste tecnologie, integrate fra loro, ridefiniscono l’esperienza d’archivio secondo la filosofia Missoni: accessibile, immersiva e sempre proiettata verso il futuro.
Scopri di più esplorando il nostro virtual tour!
Un invito a entrare, da qualsiasi luogo, nel cuore vivo della nostra storia.